L’IMPATTO PSICOLOGICO DEL COVID-19 E DELLA SUA GESTIONE SUI MEDICI DI MEDICINA GENERALE IN PIEMONTE
Uno studio, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, sezione Piemonte, ha indagato l’effetto psicologico che la diffusione del COVID-19 ha avuto sui Medici di Medicina Generale (MMG) in Piemonte, una delle regioni italiane maggiormente colpite dalla pandemia
Lo studio, condotto tra il 28 Aprile e il 10 Maggio 2020 e pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Journal of Affective Disorders, ha indagato i livelli di ansia, depressione e di sintomi da stress post-traumatico (PTSS) nei Medici di Medicina Generale (MMG), affiliati alla “Federazione Italiana Medici di Famiglia” (FIMMG), che esercitano in Piemonte.
Due dati tra tutti fotografano chiaramente la situazione: oltre un medico di base su 3, il 37%, riferisce una sintomatologia depressiva clinicamente rilevante e una percentuale di poco inferiore, ma altrettanto elevata, il 32%, riferisce PTSS. I sintomi ansiosi, clinicamente rilevanti, di grado lieve/moderato o severo, arrivano a colpire i tre quarti dei MMG consultati, il 75%.
Nello studio si è indagato anche quanto e se i medici si siano sentiti adeguatamente supportati nell’esercizio della loro professione. Nello specifico è stato loro chiesto se avessero ricevuto i dispositivi di protezione individuale (DPI), se avessero ricevuto adeguate informazioni su come proteggere le loro famiglie e se avessero ricevuto linee guida chiare per la gestione dei loro pazienti.
Una percentuale ragguardevole di medici ha riferito di non aver ricevuto i DPI (41%), né informazioni adeguate a proteggere le loro famiglie (48%), né chiare linee guida diagnostico-terapeutiche sulla gestione dei pazienti positivi al COVID-19 (61%).
Incrociando i dati relativi alla sintomatologia psicologica e le informazioni sulla gestione lavorativa, si è evidenziato che i MMG che hanno dichiarato di non essere stati adeguatamente supportati nella gestione della propria sicurezza e di quella dei loro cari, nonché nella gestione dei loro pazienti, siano stati quelli che hanno maggiormente accusato sintomi psicopatologici clinicamente rilevanti.
Dalle analisi effettuate è inoltre emerso come i MMG che presentano sintomi di ansia, depressione e PTSS clinicamente rilevanti siano maggiormente le donne, i medici più giovani e con meno anni di pratica alle spalle. Sulla base di questi risultati appare evidente la necessità fornire gli appropriati DPI e chiare e precise indicazioni gestionali e cliniche ai medici per il benessere di sanitari e cittadini.
Secondo lo studio, sarebbe inoltre importante implementare programmi di screening psicologico su larga scala al fine di sviluppare interventi psicologici mirati, quali sportelli di ascolto, sostegno psicologico e psicoterapia. Questi interventi si tradurrebbero in un beneficio non solo per i MMG, ma anche per il nostro Sistema Sanitario Nazionale, del quale i medici di medicina generale sono i guardiani, preziosi e irrinunciabili custodi.
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