QUANDO I CAVALLI AVEVANO LE MANI - Il soffitto quattrocentesco di Giovanardo Bertone a Chieri
Il soffitto quattrocentesco di Giovanardo Bertone a Chieri
presentano gli autori Simone Bocchio Vega, Giovanni Donato, Luisa Clotilde Gentile

È passata da poco la metà del Quattrocento, a Chieri, nella contrada dei Balbo, tra la via maestra e la collina di San Giorgio. Un personaggio della vecchia aristocrazia di casa Bertone, affiliata al consorzio dei Balbo, fa ristrutturare in maniera radicale per se e la propria famiglia una delle vecchie abitazioni di proprietà, dotandola di uno splendido soffitto dipinto.
Ne nasce uno spaccato privilegiato della società chierese nell’autunno del medioevo: relazioni culturali, gusti del pubblico, alleanze politiche, storia dinastica e famigliare si intrecciano in una quantità di rimandi reciproci.
E' anche occasione per lo studio e l’edizione integrale del soffitto nel suo contesto edilizio, utilizzando le competenze necessarie allo scopo. Stemmi di famiglia, mostri, insegnamenti morali e divertimento si fondono in un insieme spettacolare e fantasioso, un capolavoro autentico dell’arte quattrocentesca
cittadina. In tutte le regioni europee interessate dalla civiltà dei soffitti lignei dipinti, lo studio e la divulgazione di questi manufatti è un’operazione al passo dei tempi e per questo, anche a Chieri, brilla di una luce particolare.
Dove & quando
Venerdì 15 marzo alle 17.30
nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica
via Vittorio Emanuele II 1
a seguire, possibilità di visitare il complesso
presentano gli autori Simone Bocchio Vega, Giovanni Donato, Luisa Clotilde Gentile

È passata da poco la metà del Quattrocento, a Chieri, nella contrada dei Balbo, tra la via maestra e la collina di San Giorgio. Un personaggio della vecchia aristocrazia di casa Bertone, affiliata al consorzio dei Balbo, fa ristrutturare in maniera radicale per se e la propria famiglia una delle vecchie abitazioni di proprietà, dotandola di uno splendido soffitto dipinto.
Ne nasce uno spaccato privilegiato della società chierese nell’autunno del medioevo: relazioni culturali, gusti del pubblico, alleanze politiche, storia dinastica e famigliare si intrecciano in una quantità di rimandi reciproci.
E' anche occasione per lo studio e l’edizione integrale del soffitto nel suo contesto edilizio, utilizzando le competenze necessarie allo scopo. Stemmi di famiglia, mostri, insegnamenti morali e divertimento si fondono in un insieme spettacolare e fantasioso, un capolavoro autentico dell’arte quattrocentesca
cittadina. In tutte le regioni europee interessate dalla civiltà dei soffitti lignei dipinti, lo studio e la divulgazione di questi manufatti è un’operazione al passo dei tempi e per questo, anche a Chieri, brilla di una luce particolare.
Dove & quando
Venerdì 15 marzo alle 17.30
nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica
via Vittorio Emanuele II 1
a seguire, possibilità di visitare il complesso
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