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CLIMATHON 2018, TORINO PREMIA L’ALBERO URBANO CHE RACCOGLIE L’ACQUA E RIPARA DAL SOLE

Si è chiusa a Torino la maratona delle nuove soluzioni tecnologiche contro il cambiamento climatico. A Roma vince un moderno impluvium per rotatorie,  Venezia punta a distribuire borracce anti-plastica


Un albero urbano, fatto di bambù e pneumatici  usati, da installare nelle piazza dei centri urbani, che raccolga l’acqua piovana e offra riparo contro i raggi del sole estivi. Si chiama ArTree ed è il progetto vincitore del Climathon di Torino,  che quest’anno è stato il main stage della maratona di idee e soluzioni a contrasto del cambiamento climatico.

Tra i progetti che hanno vinto la maratona in altrecittà italiane RotH2O, a  Roma,  che prevede il ricorso dell’antica struttura dell’impluvium, la vasca quadrangolare della domus  romana, da realizzare però nelle rotatorie stradali: depositi utili per drenare le precipitazioni particolarmente violente, evitando problemi alla mobilità.
Il 
progetto Light blu Venice vince invece a Venezia, con l'idea di una stazione di distribuzione di  borracce per combattere l’invasione di rifiuti in plastica;  Lecce vede sul podio I.N.U.LE (Intervento di Naturalizzazione Urbana a Lecce), che prevede spazi verdi di biodiversità nelle aree urbane, in modo da renderli più fruibili e partecipati da parte dei cittadini .

Alla giornata concusiva di Climathon è intervenuto il Sindaco di Torino Chiara Appendino, che ha ricordato l’impegno della città nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. “Lavoriamo ogni giorno per coivolgere cittadini e e aziende su prevenzione e rischi. Per questo è stato creato un gruppo di lavoro che  sta lavorando su una serie di azione a sostegno della resilienza e a promuovere uno stile di vita più green”.

Abbiamo affrontato  il tema del cambiamento climatico - ha riassunto la due giorni Angelica Monaco, direttore Climate-KIC Italia - da prospettive diverse: chef, giornalisti e attivisti che hanno offerto uno spunto anche provocatorio, affiancati da scienziati e policy maker che hanno offerto una visione più tradizionale: un bel mix di punti di vista, coronati dall’intervento conclusivo di Stefano Caserini,  docente del Politecnico di Milano che ha saputo mettere insieme scienza, musica e ironia”.

In questi due giorni Torino è stata capitale mondiale del clima ed Envipark il palcoscenico internazionale di Climathon 2018. Ma questa è solo la punta dell'iceberg, sotto la quale c'è una solida base di competenze, conoscenze, capacità e volontà, che finalmente vediamo riconosciute pubblicamente in un evento così importante -  ha commentato Davide Canavesio, Amministratore Delegato di Environment Park sede del Climathon Main Stage - . Abbiamo dimostrato, una volta ancora, di essere un laboratorio attrattivo di idee e progetti sui temi legati alla sostenibilità ambientale e di avere volontà e capacità di unire la sostanza all’innovazione”.

COS’È IL CLIMATHON
Climathon è un hackathon di 24 ore sui cambiamenti climatici che si svolge in contemporanea nelle maggiori città del mondo. La data di quest’anno è il 26 ottobre. I partecipanti collaborano nell’arco delle 24 ore in una maratona di idee dal basso - una sorta di brainstorming - durante la quale studiano come risolvere i problemi legati al clima in città. Innovatori e imprenditori di tutto il mondo hanno la possibilità di entrare in azione nel contesto urbano in cui vivono, mettendo a punto soluzioni innovative per contrastare le forme in cui il cambiamento climatico si manifesta localmente. Giunto oggi alla sua quarta edizione, il Climathon è cresciuto velocemente nei tre anni passati; è passato dalle 19 città del 2015 alle 59 del 2016: nel 2017 invece sono state 104 in sei continenti, che hanno sviluppato 2330 idee e coinvolto oltre 6000 partecipanti. Per una panoramica dei partner e per le sfide al cambiamento climatico delle singole città, www.climathon.climate-kic.org

Informazioni su EIT Climate-KIC
EIT Climate-KIC (Knowledge and Innovation Community) è la più grande partnership pubblico-privata dell'UE per affrontare il cambiamento climatico attraverso l'innovazione. La community è composta da oltre 300 partner tra aziende, università, settore pubblico e ONG. EIT Climate-KIC si concentra sulle leve del cambiamento sistemico, sostenendo l'innovazione laddove è più necessaria per accelerare processi di decarbonizzazione (eliminazione di combustibili fossili e carbonio negativo) e di adattamento e mitigazione. EIT Climate-KIC è finanziata prevalentemente dall'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT), un organismo dell'Unione europea: opera come una piattaforma per lavorare oltre i confini e tra i vari settori, promuovendo l'innovazione come catalizzatore della trasformazione.

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