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A Trieste parte Esof 2020

Trieste ospita questa settimana l'edizione 2020 dello EuroScience Open Forum. Un’edizione che avrà una doppia veste, fisica e virtuale, ma che segna comunque una ripartenza per le manifestazioni a carattere scientifico che coinvolgono il grande pubblico. Nel 2022 toccherà a Leiden.

Trieste è considerata in Italia un polo importante per la ricerca, la scienza e l’innovazione. Una città orientata alla crescita e allo sviluppo sostenibile, con un impatto che si estende oltre l’Italia, internazionalmente famosa per l’alta concentrazione di istituzioni scientifiche. Questi tra i motivi che l’hanno portata a essere scelta come Città europea della scienza per il 2020.

Questa settimana Trieste ospiterà infatti lo EuroScience Open Forum 2020, promosso dall’omonima organizzazione di ricercatori europei EuroScience. Esof è il principale evento interdisciplinare in Europa dedicato alla scienza, all’innovazione e a loro rapporto con la società e si svolge a cadenza biennale. Un’edizione che cade nell’anno della pandemia di Covid 19 e che rappresenta idealmente un nuovo inizio delle attività “in presenza”, ovviamente rinviate da marzo in poi. Dopo lo slittamento dell’evento, inizialmente previsto per luglio, prendono infatti via il congresso scientifico Esof 2020 e Science In The City Festival, dedicato al pubblico.

Una delle immagini più iconiche di Trieste: Piazza Unità al crepuscolo

Una delle immagini più iconiche di Trieste: Piazza Unità al crepuscolo

L’Istituto nazionale di astrofisica partecipa con diverse attività. Presso lo spazio espositivo del Porto Vecchio (magazzini 27 e 28), ci sarà uno stand istituzionale, presso il quale sarà possibile avere materiale informativo sull’istituto.

Tra le attività organizzate dall’Inaf, nell’ambito della sezione scientifica dell’evento, fruibile online previa iscrizione al congresso, segnaliamo l’evento dal titolo Into the era of gravitational wave astrophysics che si terrà sabato 5 settembre alle 10:15, organizzato da Fabrizio Fiore in collaborazione con la Sissa.

L’Inaf è presente poi a “Science in the City” parte fondamentale di ogni EuroScience Open Forum, una sezione dedicata a persone di tutte le età curiose di conoscere la scienza e la tecnologia. Si tratta di uno dei più grandi momenti di partecipazione pubblica ad eventi scientifici e tecnologici in Europa.

Grazie all’Inaf di Trieste fino al 4 settembre, la sera a palazzo Gopcevich, sarà possibile provare il Virtual Tour of the Universe, nel quale dei gruppi di 25 persone dotate di visori per la realtà virtuale potranno visitare lo spazio con la guida di astronomi professionisti. Il tour virtuale avrà inizio dal cielo stellato di Piazza Unità d’Italia, per poi passare alla Stazione osservativa di Basovizza. Da qui, lo spettatore avrà la possibilità di esplorare il cielo a 360 gradi, come se si trovasse su una navicella che ha appena lasciato il pianeta Terra. L’ultima tappa del tour virtuale saranno le Ande cilene, dove si trovano i più grandi telescopi al mondo in grado di investigare il cielo profondo. Prenotazioni qui: https://bit.ly/3kz5uQY



Crediti: Michele Maris/Inaf Trieste

I ricercatori Inaf saranno in campo poi il 4 e 5 settembre, in Piazza Unità d’Italia, con Scienziopolis, un gioco collaborativo, rivolto a bambini e ragazzi, che ha lo scopo di costruire una rete di conoscenza che unisca gli enti di ricerca. I giocatori si trasformano nelle pedine di un tabellone, rispondendo a domande di tecnologia, energia, pianeta, spazio, salute, storia e arte: quando la squadra stabilisce una collaborazione con un centro di ricerca, ne riceve il badge…e così via costruendo collaborazioni.

Da non perdere la mostra XTREME: Vivere in ambienti estremi (dal 29 agosto al 11 ottobre, Magazzino Delle Idee) di cui abbiamo parlato su Media Inaf. Una mostra che unisce speleologia, astrobiologia e Antartide: tre mondi distanti legati dalla straordinaria capacità della vita di sopravvivere in condizioni estreme. 

L’Inaf di Trieste ha collaborato inoltre a realizzare la conferenza teatrale interattiva Everybody wants to Flop (2 e 4 settembre alle 18:30, Caffè San Marco) e il progetto Science Greeters – itinerari e contenuti multimediali online:

La prima è un percorso nel quale il pubblico partecipa alla narrazione dell’oggetto del talk e ripercorre da protagonista, guidato dal relatore e da professionisti del teatro, le tappe delle scoperte e delle innovazioni, mentre l’obiettivo del progetto Trieste 2020 Science Greeters, promosso e organizzato dalla Fondazione Pietro Pittini, è quello di fornire a turisti, scienziati e cittadini che si troveranno a Trieste in occasione di Esof 2020 e dello Science in the City Festival, degli insoliti itinerari di visita che li aiutino a scoprire alcuni dei luoghi di maggior interesse della città.

Insomma una ragione in più per visitare Trieste questa settimana, in attesa dell’edizione 2022 che si svolgerà a Leiden, nei Paesi Bassi.


Si ringrazia per la il comunicato stampa  Francesca Aloisio  

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