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"TUTTO PUÒ CAMBIARE": IL FILM GIRATO NEGLI APPARTAMENTI DI VIA MONTI A CHIERI

di Antonella Torra

Gli inquilini protagonisti del film girato nelle case popolari

“Tutto può cambiare”: un film per raccontare un quartiere, quello delle case Atc di via Monti a Chieri, “il quartiere più brutto della città mi dicevano” racconta il regista Antonio Palese che ha avuto l’incarico dal Comune nell’ambito del progetto “Piano Locale Giovani” due anni fa. E che questa sera, martedì 12 dicembre, lo presenta al Cinema Splendor di via XX Settembre 6 alle 21. Gli abitanti ci saranno tutti e hanno voluto che prima della proiezione ci fosse un aperitivo di benvenuto, la loro festa nel cuore della città, fuori dal ghetto di quelle che vengono chiamate le “case gialle”.

Una voglia di riscatto che chi vive in via Monti è riuscito a tirare fuori in ogni scena del film, film nel quale non ci sono attori professionisti ma i protagonisti sono gli abitanti.

Una serata dedicata al quartiere di Via Monti, un cortometraggio di Antonio Palese, un progetto della Città di Chieri, della Cooperativa Animazione Valdocco, dell’Associazione Gionchetto

«IL QUARTIERE PIÙ BRUTTO» 

 “Mi avevano detto appunto che era il quartiere più brutto di Chieri, ho scoperto un mondo vero, di tante etnie che si mescolano, che litigano ma che insieme vogliono cercare un riscatto. Mi hanno aperto le porte delle case, si sono raccontati per provare a cambiare” racconta Palese. Orgogliosi del lavoro che hanno fatto e che ora non vedono l’ora di far vedere al resto della città. “Vogliono dimostrare – dice Palese – che qui si può fare anche qualcosa di bello, che qui non ci sono solo episodi per i quali bisogna chiamare i carabinieri. Anche se ci sono tanti problemi, convivono tradizioni diverse che è complicato integrare”.

IL TRAILER DEL CORTOMETRAGGIO 




MULTIETNICO 

Via Monti è un miscuglio di etnie: così il film parte dalla vita di Selina e Simona, una ragazzina africana e una rom e dalla loro voglia di cambiare comincia il riscatto del quartiere. Selina è una piccola ladra, rubacchia a scuola, a casa. Non vuole essere da meno delle sue coetanee, vuole avere bei vestiti e non dice spesso dove abita. Simona è promessa sposa a Torino ad un ragazzo che non conosce, lei è innamorata di un ragazzo italiano. Per questo è sempre rabbiosa, non riesce a ribellarsi al suo destino. Neppure suo padre può salvarla: ci prova ma lo minacciano. Le due ragazzine non sono amiche, si affrontano litigano sempre. Entrambe però hanno dentro una voglia di riscatto. Che è quello del quartiere, dove davvero “tutto può cambiare”. Selina si affeziona ad un nonno, quello che attacca i cartelli di “lasciare pulite le scale”, che tiene in ordine il campo di calcio e cerca di formare una squadra con i ragazzini che giocano in strada. Tutti gli dicono che è inutile, ma lei comincia crederci. Simona sacrifica la sua libertà a quella del quartiere: fa arrestare il boss, che è anche il rom che la costringe al matrimonio, e poi cede alle nozze. Selina quella mattina la aspetta in strada, l’abbraccia prima che salga in auto e vada via per sempre. Poco lontano nel campetto si disputa la prima partita della squadra di calcio del quartiere che Selina è riuscita ad organizzare. Il riscatto parte da qui. Perché davvero “Tutto può cambiare”.

Antonella Torra su LA STAMPA 

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