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I DOCENTI DELL'IC 1 - SILVIO PELLICO DI CHIERI

Riportiamo,  a rigore di cronaca,  la lettera dei docenti dell'Istituto Comprensivo Chieri 1 - Silvio Pellico a proposito delle polemiche suscitate su alcuni Social Network nelle scorse settimane.

Dalla Rubrica Lettere e opinioni del Corriere di Chieri di Venerdì 28 ottobre 2016 
 
Gentile direttore,
gettiamo un po' di acqua sul fuoco e chiariamo alcuni punti sensibili.
Siamo un gruppo di docenti dell'Istituto Comprensivo Chieri 1 che lavora nella struttura che ospita la scuola primaria Silvio Pellico. Abbiamo letto con estremo disappunto articoli di denuncia su alcuni giornali e siti di informazione a proposito delle discutibili condizioni igieniche della scuola. 

Per quanto la preoccupazione dei genitori sia comprensibile, occorre vivere e vedere da vicino per capire cosa sia reale e quanto mal interpretato ed esasperato dal tam tam della chiacchiera  mediatica. La struttura che accoglie, da diversi anni, l'Istituto comprensivo è un edificio storico della città, di proprietà del Comune di Chieri e soggetto a vincoli e controlli costanti da parte del Comune sia degli Uffici sanitari competenti. Inoltre il personale che si occupa della pulizia dei locali esegue tre controlli nel corso di ogni mattinata per garantire la pulizia dei servizi igienici e dei locali comunque prima e dopo gli intervalli. 

Non esistono montagne di rifiuti e inviasioni di topi stile "Pifferaio macico" che accompagnano la vita dei nostri allievi, ma i rari casi di segnalazione di animali sospetti nel cortile esterno sono in realtà un evento spiecevolmente diffuso sul territorio negli ultimi anni, in diverse zone della città, a causa dei lavori di interramento del fiuome Tepice e della situazione fognaria comunale. 

I controlli a sorpresa dell'Ufficio sanitario hanno comfermato un adeguato livello d'igiene e un problema fognario che non dipende né dal nostro istituto, né dal governo centrale di Roma né dalla dirigenza della scuola, dagli operatori e insegnanti che lavorano nella struttura. Prima di rivolgersi ai media e alimentare allarmismi, sarebbe stato più adeguato un chiarimento con i referenti del Comune e della scuola per consocere le reali condizioni dell'edificicio. 
Ci auguriamo che i toni si plachino e che nasca un confronto sereno sull'argomento per poter lavorare insieme alle famiglie in modo costruttivo, come il nostro Istituto da anni fa. 


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